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Universi paralleli


Raccolta di storie brevi in lavorazione, illustrazioni a cura di Marianna Pasina.

In un universo parallelo i gattini vanno su youtube a guardare video di piccoli umani ma alla fine non dicono “oh che carino!” dicono “io sono più carino” perché restano pur sempre gattini.


In un universo parallelo un tirannosauro ci spia da dietro un cespuglio e se stiamo mangiando pollo lui pensa “oh che bello, guardalo, il mio pranzo mangia pollo, così io oggi mangio umano farcito di pollo” che non è brutta come cosa, i tirannosauri sicuro non ti giudicano per quello che mangi anzi sono felici se ti ingozzi, dovremmo tutti avere un amico tirannosauro che ci porta fuori a pranzo perché ha il solo piacere di guardarci mangiare tantissimo, poi ok avrebbe un secondo fine, divorarci, ma anche se esci con un umano c’è quasi sempre un secondo fine, solo che il cameriere non ti rompe i coglioni per darti un tavolo se hai con te un tirannosauro che ringhia.


In universo parallelo al posto dei telefoni la gente va in giro tenendo dei criceti in mano, piccoli, e li tratta con la medesima cura e attenzione, fissandoli costantemente nel palmo e sorridendogli proprio come sorride alle chat o ai messaggi, schiacciandogli la pancina con delicatezza come sfiora lo schermo, ridendo alle loro guanciotte piene, poi se gli cade rimbalza e gli torna in mano perché questo è un universo parallelo dove i criceti sono immortali e controllano gli umani, che sono la loro fonte di energia, in pratica si ricaricano succhiandogli la vita, onore a voi o grandi criceti dominatori.


In un universo parallelo i dolcetti mignon non sono altro che i figli dei dolci più grandi e tu entri in una pasticceria e vedi un piattino di dolcetti mignon (che in quella realtà però è come un cortile pieno di bambini) e dici “prendo un cannolo piccolo” e te lo danno e il padre, un cannolo più grande in una vetrina poco distante, vede il figlio rapito dall’asilo e ti insegue fuori dalla pasticceria perché è disperato e arrivi a casa e stai per mangiare il cannolo mignon quando senti il citofono, apri e c’è un cannolo grande fuori dalla porta che cerca di dirti qualcosa ma non ci riesce perché resta pur sempre un cannolo e i cannoli non sanno parlare, allora tu lo prendi e mangi sia lui che il figlio perché sei un essere umano orrendo che comunque non ha capito che cazzo sta succedendo.


In un universo parallelo l’amore è un legame indissolubile e avete presente quando dite “ho trovato la mia metà”? ecco laggiù funziona proprio che quando trovi qualcuno e ti innamori si diventa una cosa sola, un essere orribile a due teste quattro braccia quattro gambe quaranta dita sparse ovunque e lasciarsi è impossibile perché non puoi più tornare ad essere singolo, puoi solo aggiungere altra gente e ci sono esseri spaventosi con migliaia di teste e quelli hanno un problema di sessodipendenza da risolvere date retta a me e una volta c’era questa coppia che stava benissimo poi lei gli dice “secondo me mi stai tradendo” e lui fa “ma no amore cosa dici” e lei risponde “boh forse le due braccia della barista di cui parlavi sempre che adesso mi spuntano da dietro alla schiena” “non è come sembra!” “sarà…” “vabbè poi cazzo parli tu che a causa tua ho un cane sulla gamba” “ero giovane e volevo sperimentare!!!”.