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La gelateria emotiva


Storia breve inedita

– Si salve! Ho letto che avevate aperto e insomma, mi chiedevo per cosa stava quel “emotiva” sull’insegna…
– Benvenuto! Ah ma quindi non ha letto il cartello fuori? Si accomodi che le spiego. Allora, innanzitutto, cono o coppetta?
– No ma veramente volevo solo capire…
– Suvvia! Non perda tempo, cono o coppetta?
– Vada per il cono.
– Perfetto! Le piace tenere la situazione in pugno! Eccoci qua, ora le spiego, vede, in una gelateria normale lei entra, prende un cono e magari, se vuole, ordina un classico gusto, tipo il Bacio… mi segue?
– Si, certo…
– Ecco, da noi invece entra e non trova quel gusto, ne trova uno leggermente diverso, noi abbiamo il Primo Bacio… tenga qui, lo provi, lo assaggi… mi dica di cosa sa…
– Ma… va bene… allora… oddio… ma sa di apparecchio ortodontico e di, di cortile delle medie, di gomma da masticare alla fragola, di ritardo per la cena… ma, ma come è possibile?
– Oh non si preoccupi, per ognuno è diverso! Non si arrabbia se non le spiego il segreto della ricetta, vero?
– No beh, immagino di no… ha altri gusti?
– Certo! Che ne dice di questo? L’ho chiamato Pomeriggi d’Estate, riesce a sentirli?
– Più che altro mi sta venendo un gran sonno… ma non è male… per niente…
– Non la vedo convinto, provi questo.
– Oddio che tristezza, potevo prendere il gusto di prima, questo è così avvilente, cosa mi ha dato?
– Un gusto per nostalgici, si chiama Occasioni Mancate, lo vuole?
– No no, meglio Pomeriggi d’Estate!
– Come vuole, allora ci siamo quasi, che ne dice di un terzo gusto? Qualcosa di sconvolgente?
– Va bene.
– Ecco qui, lo provi…
– Ma, ma, ma Babbo Natale davvero non esiste?
– Ottimo! Funziona! Lei ha appena provato Verità Sconcertanti, andava molto l’estate scorsa ma per quest’anno ho pensato di riproporlo, sa, con la crisi e tutto forse serve una buona dose di realismo…
– Ma non lo voglio!
– Ok, ne ho tanti altri! Che ne dice di questo? È piuttosto vintage, Italia campione del Mondo. La farà cantare popoppopoppopoopoo per tutta la giornata!
– Odio il calcio.
– Allora questo, Racconti sulle ginocchia del Nonno…
– Sa di naftalina.
– E questo? È una miscela speciale, si chiama Pelle d’Oca.
– Non male, però boh… tutti questi sapori, queste emozioni, insomma, forse non è stata una grande idea venire qui, mi sento tutto sottosopra adesso, non ha qualcosa che può aggiustare questa sensazione?
– Uffa, anche lei? E va bene, dovevo immaginarlo, non tutti sono pronti a questo. Ci avevo già pensato, stia tranquillo. Allora lasciamo stare, le faccio una coppetta ad un solo gusto… ecco qui, tenga.
– Cos’è?
– Meglio non Saperlo.
– No dai, me lo dica!
– È il nome del gusto, Meglio non Saperlo, le piace?
– Non saprei…
– Allora sta funzionando, alla prossima…